domenica 8 aprile 2012

Ieri, mentre ero dal parrucchiere,sfogliavo un giornale guardando le figure,la mia curiosità si è destata quando mi vedo davanti lafaccina sorridente di una bambina e il titolo che esorta così:
"Bambini Transgender"
Subito ho iniziato a leggere l'articolo....Ve lo voglio girare così come l'ho trovato senza voler alzare polemiche inutili!
Questa è la storia di un bimbo inglese, di nome Zach Avery, che non riusciva proprio a vivere tra macchinine, robottini e pistole giocattolo. Fin da piccolissimo — i genitori sostengono fin dall'età di 3 anni- Zach sognava di essere una bambina. Di indossare il tutù rosa, di giocare con Dora l'Esploratrice, di pettinare lebambole. Zach Avery, che oggi ha 5 anni, è il più giovane paziente inglese cui sia stata diagnosticata la GID, ovvero il disturbo da identità di genere (Gender Identity Disorder), in seguito ad approfonditi colloqui con psicologi.
Di che cosa si tratta e, soprattutto, è possibile che un bambino così piccolo possa soffrire di questa patologia? Gli studiosi inglesi hanno risposto sì alla seconda domanda dimostrando, test alla mano, che il piccolo Zach soffre di quel disturbo che crea un feroce conflitto tra l'appartenenza fisica all'uno o all'altro sesso e ciò in cui ci si identifica. È come se Zach si sentisse, già così piccolino, una femminuccia intrappolata in un corpicino da maschietto.
Le evidenze di questo disturbo sono comparse all'età di 3 anni: dai racconti della madre, si sa che Zach ha cominciato a fissarsi con giocattoli da bambina, poi a chiedere vestiti da femmina e a rifiutare qualsiasi cosa fosse tipicamente maschile. 'È come se il suo cervello gli dicesse che è una femmina, nonostante il suo corpo', spiegano gli specialisti alla madre diagnosticando la GID al bambino.
Zach è ancora oggi il bambino inglese più giovane a soffrire di questo disturbo (su 167 bambini diagnosticati in Inghilterra, solo 7 avevano meno di 5 anni) ma ora la sua vita è cambiata: da un anno si veste e gioca come preferisce, a scuola i compagni lo trattano come una bambina e da quando anche i familiari e gli educatori lo considerano una femminuccia, Zach è molto più sereno.
La storia di Zach e di bambini come lui ha sollevato molti interrogativi. Come ha sottolineato una recente inchiesta della rivista medica 'Pediatrics', è in crescita il numero di ragazzini e di bambini che pensa di essere nato in un corpo sbagliato. E sempre più genitori e dottori sono convinti che questi bambini debbano essere orientati, anche attraverso terapie farmacologiche e ormonali, al cambiamento di sesso. A Boston si sta studiando a fondo il fenomeno ed è nato il primoambulatorio americano di identificazione sessuale all'interno di un ospedale per bambini, il Children's Hospital Boston. Qui opera il dottor Norman Spack: 'I pediatri devono sapere che questo genere di bambini esiste, e va supportato', ha detto il medico rispondendo ad alcune domande della Associated Press.
Se è vero che è molto comune tra i bambini cambiarsi 'i connotati', giocare con la fantasia a impersonare i personaggi più svariati, anche di sesso diverso, i bambini che si dicono certi di essere nati con un corpo sbagliato vanno presi molto sul serio. Secondo Spack non si tratta nemmeno di casi di GID, ma di un diverso funzionamento del cervello, che si manifesta fin dalla tenera età e che risulta più simile a quello del sesso opposto.
I numeri? Si stima che un bambino su 10mila soffra di questa condizione. Intervenire con delle terapie è un affare molto delicato. La comunità scientifica è divisa: c'è chi sostiene che le terapie ormonali sono inadatte a bambini e adolescenti che ancora devono svilupparsi pienamente e chi, come il dottor Spack, invece pensa che siano il male minore e che prima vengano fatte, meglio è per il bambino.
Purtroppo molti ragazzini che soffrono di GID arrivano a mutilarsi e a tentare di cambiare con violenza il proprio corpo: sono bambini spesso vittima di episodi di bullismo a scuola e soffrono più degli altri di depressione (con tentativi di suicidio).
Il dibattito su questo tema in America è ancora aperto, nonostante la Endocrine Society, l'Associazione degli endocrinologi, abbia sostenuto pubblicamente la validità del trattamento ormonale anche su minori (ma solo dopo la pubertà, intorno ai 16 anni) con delle linee guida pubblicate anche su You Tube.
Nel frattempo, e su questo psicologi, psichiatri e pediatri ancora si interrogano, i casi di bambini con GID sono aumentati notevolmente negli ultimi anni (un centinaio nell'ultimo decennio) così come le segnalazioni dei genitori nei vari centri specializzati: capire come intervenire, quali terapie applicare e come gestire la socializzazione di questi bambini transgender è una sfida ancora aperta.
Ora io credo,ed è una mia opinione,che bisognerebbe solo per un attimo provare ad immaginare cosa si possa scatenare nella mente di un individuo, che  specchiandosi non riconoscere il proprio Io,deve essere frustrante.....

1 commento:

  1. Ciao sono la ragazza del blog Isterylandia...ti ho mandato un messaggio su facebook e richiesto l'amicizia.Puoi contattarmi però anche sulla pagina fan di facebook Isterylandia.

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